lunedì 4 febbraio 2008

Europa: allarme pedopornografia



I risultati di un'indagine condotta da Telefono Arcobaleno sono allarmanti: l'Europa è il primo produttore di pedopornografia a livello mondiale e l'Italia è il primo Paese consumatore

Solo l'anno scorso sono stati chiusi 7.000 siti in Italia. L'allarme pedopornografia si basa su dati reali e chiama in causa l'intervento effettivo degli organi europei. Ciò che emerge dall'indagine condotta fra il 2003 e il 2007 da Telefono Arcobaleno, associazione che da anni si occupa di combattere la pedofilia via web, sono sconcertanti, specie quelli che riguardano il nostro Paese. Nonostante siano stati chiusi tutti i siti ritenuti veicolatori di materiale pedopornografico, la richiesta italiana è quella più alta in Europa e viene soddisfatta da produttori esteri. La nota positiva è che la chiusura dei siti incriminati è stata rapida, garantita da più di 3.000 segnalazioni al mese e, alle volte, anche 300 in una sola giornata. L'Europa si piazza al primo posto nella lista nera dei continenti implicati in questa forma di abusi, con il 61% dei consumatori di materiale pedopornografico fruito via Internet. Come prevedibile di conseguenza, anche l'86% del materiali è di origine europea e il 52% è allocato su server presenti in Europa.

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