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lunedì 31 dicembre 2007

Top vaporware!


Wired pubblica la classifica dei vaporware, prodotti tecnologici annunciati ma che non sono stati mai realizzati, dileguati nel vapore appunto!

Il 2007 sta finendo e come consueto a fine anno si fanno le classifiche dei migliori prodotti, dei mogliori blog, mille classifiche, dalle classiche alle più assurde; girovagando per la rete ne ho trovata una simpatica, stilata dalla agrande rivista Wired. Vaporware 2007 è infatti la classifica dei prodotti tecnologici di cui si è parlato ma nche non sono stati realizzati. Vaporware è infatti "un neologismo inglese appositamente coniato per identificare, con una buona dose di ironia, i prodotti tech strombazzati e mai arrivati". La classifica non è altro che una parodia di tutto ciò che si è misteriosamente dileguato come vapore: "il 2007 è denso di novità tecnologiche decantate e mai verificatesi. Qualcuna è semplicemente in ritardo, altre sono tormentoni ricorrenti a cui i più hanno smesso di credere". La top ten è occupata dal videogame Duke nukem forever, annunciato ma mai realizzato sin da 2001. Tra i primi dieci della classifica c'è il service pak di Windows Xp e il nuovo album dei Guns N'Roses che doveva essere pronto addisrittura nel 1994... sarà il 2008 l'anno giusto che vedrà finalmente materializzarsi tante promesse?


fonte: Corriere della sera

sabato 22 dicembre 2007

La lista nera

Chris Anderson, direttore di Wired, famoso magazine sulle nuove tecnologie, ha pubblicato su snipurl.com/Iv3vc l'elenco delle persone e delle aziende che fanno parte della sua lista nera di Outlook, dal momento che si era stufato di ricevere da loro posta indesiderata. Anderson seccato di ricevere ogni giorno più di 300 mail su argomenti poco interessanti o che non lo riguardavano ha deciso così di punire gli uffici stampa che lo assillanno o, per pigrizia, si rivolgono a lui che è il direttore della testata e non ai singoli redattori specializzati. Anderson è chiaro: "Se queste persone cominceranno a ricevere dello spam perchè il loro indirizzo è online, ben gli sta: l'effetto boomerang se lo sono voluti loro". I commenti ricevuti per il post con la lista nera sono già 300.

fonte: www.thelongtail.com

lunedì 17 dicembre 2007

trasparenza!

Get naked, questa la parola d'ordine delle nuove politiche che dovranno seguire le aziende che si affacciano ala web 2.0 o alla blogosfera. Lo hanno capito bene gli adetti ai lavori e le aziende che si sono lanciate sui blog. Il Web infatti presuppone e stimola la libertà dell'utente che può, e molto spesso fa, criticare aspramente le politiche o i prodotti di un'azienda, soprattutto se essa è poco trasparente.
In Wired la trasparenza viene indicata come la sola possibilità di sopravvivenza per chi vuole comunicare e vendere nel futuro prossimo. Diamo verità, otteniamo fiducia. Il web 2.0 è infatti costituito da persone e quindi bisogna utilizzare le dinamiche di relazioni che legano le persone e la "buona comunicazione". Il futuro del business è quindi sinonimo di trasparenza e onestà così come dovrebbero essere i rapporti umani....
Quella della trasparenza, non è solo una tendenza, ma una scelta strategica messa in atto da alcune aziende e che ha permesso ad alcune di sopravvivere, ad altre di ripensare la propria immagine.
Al centro di questi processi di trasparenza ci sono i media ovviamente, ma sembra essere il blog la vera killer app per il processo di apertura verso l’esterno.