lunedì 3 dicembre 2007

Se la Bibbia passa dal web...


E' la nuova frontiera dell'evangelizzazione. Il fenomeno per cui le parrocchie iniziano ad utilizzare i community media per denunciare situazioni di degrado o di disagio sociale, per promuovere iniziative e diffondere la Parola è in netta espansione

Esempio del fenomeno è Oratv, aggregato di televisioni e radio online che trasmettono dai centri ricreativi cattolici. Sempre più comuni nelle parrocchie le telecamere, che riprendono la realtà glocal in tempo reale e la trasmettono sul web.
A Roma l'università Salesiana ha progettato corsi per creare nelle diocesi equipe progettuali e produttive per web-tv. Bisogna poi considerare i predicatori che sfruttano i canali di comunicazione su Internet per diffondere i loro messaggi: ne sono esempi don Bruno Oliviero (http://www.solidarity-mission.it/) che trasmette il suo "Vangelo" su YouTube o Franco Tassone di Radio Ticino Pavia, inventore della confessione online (Tassone risponde alle 3500 battute con cui una persona può confessarsi con una mail di assoluzione).
Che dire poi di Giulio Neroni che ha prodotto per la Multimedia San Paolo "Santo Subito!", una raccolta di videoclip su Giovanni Paolo II, la cui voce è mixata con canti gregoriani, musica elettronica, jazz e raggae? Il tutto, ovviamente, da ascoltare su Ipod.
La Chiesa, da sempre tradizionalista e conservatrice, si sta aprendo a nuove soluzioni di distribuzione dei contenuti? Alcuni parlano di sedentarietà di un Papa che dalla sua finestra non fa abbastanza per mobilitare i mezzi di informazione; altri pensano che in un mondo ultrasecolarizzato forse la Chiesa per raggiungere le sue pecorelle smarrite debba scendere a compromessi; altri storgono il naso di fronte alla parabola raccontata da un prete in un monitor. In fondo, fino ad ora, in campo tecnologico, l'unica parabola conosciuta è stata quella satellitare.

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