martedì 8 gennaio 2008

Streaming è sharing


Lo streaming è una nuova forma di pirateria, più inattacabile del semplice peer-to-peer. Un esempio per tutti: TvLinks, oggi chiuso, è emblema della nuova frontiera dello sharing

La Motion Picture Association of America (Mpaa) dà la caccia ai pirati informatici dal 2005 e da lungo tempo combatte contro chi scarica file attraverso BitTorrent. Impegnata su questo fronte, ha tralasciato di indagare un nuovo modo per scambiarsi film e musica su Internet, lo streaming.
La logica dello streaming è molto semplice e si basa sulla velocità: mentre con il peer-to-peer bisogna andare su un sito di ricerca torrent, digitare il titolo, scegliere un file da scaricare e incrociare le dita sperando sia quello desiderato e che non ci vogliano tre giorni. Con i siti di streaming basta digitale il titolo richiesto e appariranno una serie di link che aprono altre pagine in cui, cliccando play, è possibile vedere subito il film cercato, verificandone la qualità.
Certo c'è sempre il rischio di link fasulli ma almeno non occorre installare programmi o rischiare di essere controllati dalle spie di BitTorrent.
TvLinks, finchè è stato attivo, utilizzava proprio questo metodo e per popolarità, nonostante fosse fra i meno citati siti di sharing, ha raggiunto il 160°posto, vicino al New York Times.
Chi combatte la pirateria dovrebbe capire che questa nuova modalità di download e di condivisione può essere sfruttata a vantaggio della collettività e non dovrebbe solo essere demonizzata. Per esempio Ncb e News Corp hanno creato Hulu, dove gli utenti possono vedere gratis intere trasmissioni televisive.

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